Frequenzimetro cinese piccolo piccolo

Il frequenzimetro cinese piccolo piccolo

Alcuni anni fa ero alla ricerca di un economico frequenzimetro per alcune riparazioni.

Dopo una lunga ricerca, la scelta cadde su una schedina di un frequenzimetro che acquistai su Ebay a meno di 10 euro compreso di spese di spedizione.

I componenti del frequenzimentro

La scheda era perfettamente funzionante e, dopo aver eseguito la riparazione (che, evidentemente, non era impellente, considerando i tempi di attesa per ricevere qualcosa dalla Cina...) la conservai in un cassetto, in attesa di trovare una apposita scatolina metallica per poterla rendere facilmente utilizzabile.

L'attesa è stata davvero lunga e solo recentemente ho ripreso la schedina per trovare una possibile soluzione ma proprio non avevo idea di come realizzarla dato che, di pronto, non avevo davvero nulla.

Il guscio appena realizzato

Dopo aver realizzato, con due quadrelli di alluminio, deviatore d'antenna e relativo control box, ho deciso di usare lo stesso sistema per realizzare un piccolo contenitore sfruttando, allo stesso modo, un piccolo profilato di alluminio da 30x30 mm e lungo 18 cm, in grado di ospitare la piccola scheda.

Un primo problema: i comandi

La schedina presenta due pulsantini per alcune impostazioni: cosa usare per poterli azionare? Non trattandosi di comandi di uso frequente, ho optato per due piccoli buchi che permettano di agire sui pulsanti mediante una punta o una graffetta fermacarte opportunamente aperta.

Altro problema era la lunga apertura per posizionare, in essa, il display LED a 8 cifre: ho dovuto lavorare molto di lima ma, alla fine, è venuto un lavoro abbastanza preciso anche perché mi sono aiutato con una maschera di cartoncino (visibile nella seconda foto).

Restava ora il problema di proteggere il display a LED.

Come proteggere il display?

La verifica del frontalino in Plexyglass

Ho pensato di utilizzare un pezzo di plexyglass proveniente da alcune targhette mai usate: casualmente erano lunghe esattamente quanto il mio pezzo di alluminio.

Ho, quindi, proceduto al taglio mediante una sega circolare da banco normalmente usata per il legno: il taglio è stato rumoroso ma abbastanza preciso, rifinito con un pochino di carta vetrata.

Ho effettuato dei fori in corrispondenza degli stessi fatti sull'alluminio ed ho usato quattro viti in acciaio da 3 ma per bloccare la schedina del frequenzimetro al contenitore e, ad esso, la copertura in plexyglass.

Interruttore e connettori

Il retro del frequenzimetro con connettori ed interruttore

Ho predisposto un foro da coprire con un pezzo di lamierino in cui ho praticato due fori: uno per il connettore di alimentazione ed uno per un BNC per portare il segnale.

Su uno dei lati, al posto del classico tappo in plastica, ho realizzato un tappo in alluminio che ho forato per inserire un piccolo interruttore per spegnere il dispositivo.

In conclusione...

Il frequenzimetro con i pezzi pronti per il montaggio

Senza voler essere molto prolisso, ho aggiunto alcune foto esplicative della realizzazione, più meccanica che elettronica.

In compenso, però, ho ottenuto un utile strumento per la stazione ad un costo davvero irrisorio: ora resta da realizzare una "sonda" da usare all'uscita degli apparati sprovvisti di frequenzimetro, per leggere la loro frequenza in fase di trasmissione...

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