Linux: da Linux Mint a Q4OS

Migrazione da Linux Mint Rosa a Q4OS «Gemini»

Anche se si usa Linux e, dal punto di vista della sicurezza si può stare relativamente tranquilli, resta che, di tanto in tanto, il sistema bisogna pur aggiornarlo.

la schermata iniziale del nuovo Q4OS Gemini

Purtroppo, tutte le versioni recenti di Linux con KDE, passando alla versione 5 dell'ambiente desktop, richiedono una certa quantità di risorse.

Non potendo installare Linux Mint in quanto non supporta più KDE, l'unica distribuzione meno avida di potenza di calcolo è Q4OS, recentemente giunta alla nuova release 4.8 «Gemini», rilasciata il 5 aprile 2022 e totalmente basata su Debian 11 «Bullseye».

Dopo aver fatto dei test ed acquistato un nuovo disco SSD per migliorare le prestazioni del mio ormai anziano PC di stazione, ho deciso di fare la fatidica migrazione da Linux Mint (installato nel 2018) alla nuova distribuzione Q4OS Gemini, potendo contare su tutti i software aggiornati e mantenuti per 5 anni (sino al 2026).

Migrare su un nuovo sistema non è mai cosa semplice: dopo anni che si è lavorato su un PC, oltre ai dati, sono da portare sul nuovo sistema una serie di piccoli tool realizzati o installati per migliorare l'efficienza del proprio sistema di stazione e piccole modifiche all'ambiente necessarie per renderlo più adatto alle proprie esigenze.

Ho previsto di installare la versione completa della distribuzione, più altri programmi installabili direttamente dai suoi repository: tra essi, Audaciuos (semplice lettore MP3, simile al famoso Winamp di Windows), Audacity (un ottimo registratore multitraccia, utile per registrare ed elaborare l'audio dei QSO), GIMP (per rielaborare le immagini, creare fotomontaggi, etc), Kate (un editor di testo utile per programmare ed installato con il classico apt-get).

In effetti, tra i vantaggi di Linux Q4OS Gemini c'è il fatto di poter contare sia su un repository della distribuzione (del tipo «clicca e installa») sia sul repository ufficiale di Debian (che conta migliaia di pacchetti sofware già pronti).

Configurazione dell'ambiente di lavoro

Come sempre accade, finestre, cursori e colori del desktop vanno personalizzati, in modo da renderli coerenti con il passato e con i diversi computer che uso (lavoro, casa, stazione...).

Ho deciso di modificare l'ambiente di default usando le seguenti configurazioni, scaricando ciò che serve dai repository di KDE, che dispone di un vasto repertorio di set sviluppati dagli utenti.

Ho optato per il tema globale «Brezza» ed un «Brezza Chiaro» come stile di Plasma; per lo stile delle applicazioni «Oxygen» (che mi ricorda l'ambiente di KDE con QT4) e, come schema colori, «Oxygen Freddo».

Ho anche scaricato delle nuove icone, denominate «Brezza – Chameleon Light Round» dal piacevole aspetto «legacy» ed arrotondato.

Come puntatori del mouse ho scelto il solito «Neutral», scaricato dal repository e che mi accompagna da quasi 10 anni in tutti i desktop che uso.

Con grande piacere ho ritrovato, tra gli oggetti del «vassoio di sistema» (l'area a destra della «barra delle applicazioni») un comodo «indicatore della tastiera» (non presente nella Linux Mint che ho usato) che permette di visualizzare lo stato dei LED caps-lock e num-lock... Tali LED, infatti, non sono presenti sulla mia tastiera impedendomi di capire se i relativi tasti sono attivati o meno.

I miei programmi in Perl

In questi anni, ho realizzato diversi programmi in Perl per specifiche esigenze (analisi del traffico RBN, un client per DX Cluster, un Keyer da usare nei contest, etc) che necessitano di specifici moduli: questa volta ho fatto ricorso a CPAN per velocizzare l'installazione.

CPAN è un sistema che permette di installare «al volo» i moduli Perl mancanti: dal prompt, dopo un veloce config (in cui scegliere se i pacchetti installati devono essere «globali» o solo per lo user corrente), si è pronti per l'installazione con il solito «install <nome::pacchetto>».

Sul momento, ho scelto che i pacchetti fossero «locali» (solo per il mio utente) e CPAN ha apportato modifiche al file «.bashrc»; purtroppo questo provoca una mancanza dei pacchetti quando lancio gli script dal menu di KDE... troverò una soluzione, prima o poi...

Tuttavia, questa decisione non si è rivelata buona per il lancio dei programmi all'interno del menu di KDE; pare, infatti, che il menu non legga il file «.bashrc» che contiene i valori delle variabili di ambiente necessarie per coinfigurare un path locale dei moduli Perl.

Pertanto, ho rimosso le righe in «.bashrc»

PATH="/home/ik7xja/perl5/bin${PATH:+:${PATH}}"; export PATH; 
PERL5LIB="/home/ik7xja/perl5/lib/perl5${PERL5LIB:+:${PERL5LIB}}"; export PERL5LIB; 
PERL_LOCAL_LIB_ROOT="/home/ik7xja/perl5${PERL_LOCAL_LIB_ROOT:+:${PERL_LOCAL_LIB_ROOT}}"; export PERL_LOCAL_LIB_ROOT; 
PERL_MB_OPT="--install_base \"/home/ik7xja/perl5\""; export PERL_MB_OPT; 
PERL_MM_OPT="INSTALL_BASE=/home/ik7xja/perl5"; export PERL_MM_OPT;

Rimosso le directory «.cpan» (per ripartire con le nuove impostazioni) e «perl5» poste nella mia home dir e rilanciato «cpan» come utente cui ho scelto «sudo» come comportamento. In questo caso, viene richiesta la password di amministratore ed i nuovi moduli sono installati in

/usr/local/lib/x86_64-linux-gnu/perl/

più consona ad un funzionamento «globale» dei nuovi moduli.

Tuttavia, questa Q4OS (e, probabilmente, anche Debian) ha quasi tutti i moduli installati e, se manca qualcosa, resta sempre valida l'installazione da repository; ad esempio, volendo installare il modulo Net::Telnet, basta il solito:

sudo apt-get install libnet-telnet-perl

dove il nome del modulo è composto da «lib» + <nome-modulo> + «-perl»; tale nomenclatura parrebbe essere una scelta standard nel sistema... Tutto sommato, comoda. Restava solo il modulo «Ham::Locator» che non è presente sul repository standard. Siccome, i moduli installati mediante «cpan» non possono essere agevolmente rimossi, conviene sempre verificare che un pacchetto sia disponibile dal repository prima di installarlo con CPAN...

Cutecom

La versione installabile dai repository di Debian non è l'ultima e, quindi, priva delle macro (utilissime per gestire il keyer MFJ-495 durante i contest): pertanto, ho proceduto all'installazione dei compilatori ed a compilare il programma.

Dopo la compilazione, ho copiato l'intera directory recuperata con GIT, in «/opt» e lanciato il programma da lì.

CQRLog

Nonostante sia da poco disponibile la versione 2.5.2 di CQRLog, ho installato direttamente dai repository di Debian la 2.5.1; prima di lanciare il programma, ho copiato l'intera directory «cqrlog» (presente in «.config» di Linux Mint) nella nuova «.configkde» di Q4OS. Risultato: i miei log ed i QSO salvati in questi anni erano completamente leggibili ed il DB MySQL funzionava perfettamente!

Ma qualcosa non va...

Dopo qualche ora di uso della versione 2.5.1 di CQRLog distribuita dai repository ufficiali, ho preferito installare la nuova, scaricandola dal sito. Non ho scaricato il file installabile per Debian ma, più semplicemente il file ".tar.gz" proposto per tutte le distribuzioni Linux.

Ho, quindi, scompattato il file in «/opt» ed ho creato una voce di menu che punta a questa nuova versione, sostituendo la vecchia nei preferiti.

Inutile dire che la versione precompilata scaricata dal sito funziona benissimo.

Persisteva un errore, però...

Ogni volta che schiacciavo il comando per cercare il call del corrispondente sul Hamqth o qrz.com, una finestra segnalava che il probramma «chromium-browser» non esisteva.

Cosa piuttosto strana, in realtà: il browser, infatti, esiste benissimo ma si chiama, semplicemente, «chromium». Non sono riuscito a scoprire dove questo valore è salvato ma ho risolto creando, in "/usr/bin", un link simbolico con il nome richiesto da CQRLog.

Trusted QSL

TQSL è il programma per la «certificazione» dei file dei QSO da trasferire a LOTW.

Anche in questo caso, ho installato il programma disponibile nei repository Debian (sudo apt-get install...) e copiato la directory «.tqsl» del vecchio PC nella home del mio utente in Q4OS: anche in questo caso i certificati sono stati acquisiti e il programma funziona perfettamente.

SKCC Logger

È il programma usato per riconoscere i QSO fatti con i soci del gruppo SKCC: in questo caso, la nuova versione è scaricabile se si diventa utenti registrati del nuovo sito di gruppo.

Per risparmiare tempo, ho installato la versione che già avevo, copiando la directory scompattata dal vecchio disco con Linux Mint al nuovo G4OS: funziona perfettamente.

Strano blocco su chiusura e avvio di nuova sessione

Lavorando sul nuovo sistema, mi sono accorto di uno strano comportamento.

Chiudendo la sessione corrente per riaccedere allo scopo di ricaricare i parametri ambiente, il sistema andava apparentemente «in stallo»; tuttavia, con la combinazione di tasti CTRL-ALT-F9, potevo comunque accedere alla console e verificare che in sostanza, era solo KDE ad essere apparentemente in blocco: Linux, in effetti, era ancora attivo.

Un paio di volte ho risolto il problema accedendo come Root in console e impartendo i comandi «reboot» o «shutdown -h now» (per spegnere). Il sistema si è spento o riavviato correttamente.

Al momento, il problema, pare essersi risolto cambiando la schermata SDDM di avvio da «Brezza» a «Win10OS» (una imitazione dell'accesso del famigerato sistema operativo a pagamento...). Da verificare in futuro se lo stallo dovesse ripresentarsi.

Ho anche personalizzato l'immagine di avvio come mostrato nella foto in questa pagina.

In conclusione

Non so se a qualcuno serviranno le informazioni fornite in questa pagina. Tuttavia, le riporto qui per futura memoria dello scrivente: questo sito, infatti, sta diventando un Blog della mia attività radio e, spesso, sono io stesso a ricorrere alle sue informazioni, dato che non conservo altri appunti se non queste pagine pubbliche.

Ovviamente, la mia segreta speranza è che qualcuno si appassioni a Linux e possa trarre qualche vantaggio dalle informazioni qui salvate.

Sudo o non sudo, questo e` il problema... Valid XHTML 1.0 Transitional