Acquistare su Internet

Cose che non mi piacciono degli annunci su Internet

C'era una volta, tanto tanto tempo fa, sua eccellenza il Catalogo...

I cataloghi delle radio di una volta...

Chi li ricorda, i cataloghi? Si trovavano alle fiere per radioamatori o allegati alle principali riviste: erano veri oggetti di culto e qualcuno, non potendo permettersi molte delle radio che erano esposte, li collezionava... come me, ad esempio.

L'acquisto di una radio (ma, in generale, di qualsiasi altro oggetto) era il risultato di un approfondito studio di cataloghi, riviste ed attento ascolto dei pareri degli amici più fortunati che possedevano già l'oggetto del nostro desiderio o che, almeno, erano riusciti a farci delle prove. Anzi, spesso si andava in fiera per vedere la radio dal vivo, sperando -anche- in qualche occasione nel ristrettissimo mercato dell'usato che, negli anni 80, proponeva ancora radio valvolari e surplus militare in grandi quantità.

Oggi non è più così: le radio si scelgono su internet, grazie a numerosi articoli, varie documentazioni, video ed informazioni che possono giungerci anche mediante i vari gruppi presenti sulle diverse piattaforme social. Inoltre, al contrario di ieri, oggi esistono tantissimi siti dove è possibile acquistare radio ed accessori usati, potendo contare su buoni sistemi di feedback che si dimostrano essere strumenti essenziali nella scelta del venditore.

Tuttavia, c'è una importante costante in tutto questo:

il bidone è sempre dietro l'angolo urlo

Ma... che cos'è un bidone?

La Banda Bidoni sempre in agguato

Dicesi «bidone», un acquisto effettuato con tante speranze quando, sostanzialmente, ciò che si riceve è molto, ma molto lontano dalle legittime aspettative. Per vari motivi, ovviamente, tra cui la lontananza del venditore, la fiducia riposta in chi non la meritava o una estrema sopravvalutazione di quanto acquistato, colpevoli anche foto fatte al lume di candela e descrizioni farlocche o prive di qualsiasi buona informazione...

Tuttavia, non è mia intenzione criminalizzare i «tempi moderni», quanto significare che la grande rete mondiale è certamente foriera di ottimi affari ma, nel contempo, voglio stigmatizzare alcune situazioni in cui «non fidarsi» o «lasciar perdere» è certamente la cosa migliore da fare.

Annunci che detesto veramente

Vendo per un amico...

Tra i vari annunci, che consiglio di evitare immediatamente ed a prescindere dal feedback del venditore, sono quelli che cominciano con queste paroline magiche: «Vendo per conto di un amico...»

In questo caso, io mi pongo questa domanda: «per quale motivo, l'amico, non vende per conto suo?» Perché, forse, non è capace o perché ha qualcosa da nascondere, magari sfruttando la buona fama di colui che si presta a questa vendita?

In ogni caso, evitare. Lasciar perdere...

Vendo radio non usata da tempo

Materiale radio non usato da tempo...

Ho visto alcuni divertenti annunci di questo tipo: «Vendo radio non usata da tempo: non avendo alcuna antenna non posso provarla...» e quindi? cosa vendi? Una scatola con tanti bei componenti dentro? Ma per favore... risata

Anche in questo caso, si salta a pié pari l'annuncio.

Annunci senza foto e senza prezzo

Che teneri: sono gli inserzionisti che chiamo «venditori timidi»... quelli che vorrebbero, sì, vendere il loro oggetto ma si vergognano a fare la foto e metterci il prezzo. Può darsi che anche in descrizione l'oggetto faccia schifo, ma ci sono anche quelli cui piace chiudere l'annuncio con la tristemente abusata frase «astenersi perditempo».

In questi casi, sono io che mi astengo dal perdere tempo con loro ammicco

Solo se veramente interessati...

Altra simpatica sotto-categoria di annunci, sempre più frequenti, è quella posta in essere da venditori molto impegnati, il cui tempo speso per vendere i loro preziosi oggetti deve essere il minimo indispensabile...

Ed eccoli a comporre annunci risicati, senza foto e con il minimo indispensabile per riconoscere l'oggetto in vendita (magari, solo il modello della radio e scritto pure male... perché... sono molto impegnati), ovviamente senza alcuna foto (eh, so` troppo impegnati!) e con l'avviso, perentorio: chiamare solo se veramente interessati!.

Caro bimbobello: hai scritto il minimo indispensabile per capire dal contesto che, forse, si tratta di una radio e non di un aspirapolvere... non c'hai messo neanche una foto ed io, per chiamarti, dovrei essere davvero interessato a... scoprire cosa diavolo stai vendendo?

In questi casi, sono io ad essere molto impegnato e non avere termpo da perdere con te e la robaccia che vendi... fico

Trattative in privato

Un'altra frase triste da leggere è questa postilla: «Trattative in privato»... Wow! Ma vendi una radio o un dispositivo atomico-termo-nucleare-assiale-parallelo con tanto di problemi sulla sicurezza mondiale? Certamente, fa un certo effetto scrivere «trattative in privato»: conferisce all'annuncio un'esoterica aura di mistero e dice che l'oggetto della vendita è riservato a pochi eletti... o forse il suo prezzo è così fuori mercato che anche lo stesso venditore si vergogna di renderlo pubblico risata

Potremmo affermare, per concludere questa parentesi vergognosa, che prezzo e foto rientrano nella «privacy» dell'apparato: magari non lo sappiamo, ma c'è una disposizione del Garante che vieta di diffondere queste informazioni... sensibili: bisogna comprare «al buio» come i famosi appuntamenti in cui ti fanno incontrare qualcuno che prima non conoscevi. Può non essere sempre piacevole.

Pertanto, diamo la regola: non perdere mai tempo con i venditori che si vergognano di dire il prezzo o mostrare ciò che vendono Fico

Fate offerte (per me) sensate

Vedo spesso annunci di questo tipo: «vendo radio di modello estremamente raro tale che neanche il produttore ricorda d'averlo fatto, usata solo una volta, di notte e per pochi minuti, praticamente illibata, cui son legato da inestimabile affetto: fate offerte sensate»

Che cosa vorrebbe dire «fate offerte sensate»? Forse che si vorrebbe che il compratore valutasse la radio ad un prezzo completamente fuori mercato perché... «illibata» o dall'inestimabile «valore effettivo»? Ma mi faccia il piacere! diceva il grande Totò. Credo sia più onesto chiedere sempre la cifra che si desidera ottenere: sarà il mercato (o, meglio, il compratore) a dire se ne vale davvero la pena.

Io, in questi casi, sensatamente, mi astengo dallo sprecare un qualsiasi contatto...

«Ancora con la pellicola sul display»

Radio con ancora la pellicola sul display

Altro caso che mi piace annotare in questa pagina è quello che contempla il tenerissimo annuncio del proprietario che vuol vendere la radio appena acquistata, magari con ancora «la pellicola sul display», allo stesso prezzo, se non addirittura di più, di quanto costa, nuova, in negozio... Ma cari amici, voglio fare una semplice domanda: perché dovrei acquistare una radio usata, anche se per poco e pur ancor pellicolata, a più o meno lo stesso prezzo di quanto me la venderebbe, immacolata nonché pellicolata, un negozio con tutte le garanzie del caso?

Radio ed accessori «da collezzione»

Sì, lo so che si scrive con una sola «zeta» ma, vi prego, lasciatemi questa piccola licenza... patetica Risata

Resto sempre esterefatto dal leggere annunci del tipo: «vendesi radio usata pochissimo, tenuta molto bene, da collezione...»

Che vuol dire «da collezione»? ammesso e non concesso, che ci sia qualcuno talmente appassionato da fare, del proprio «shack» (che, tradotto significa «baracca») un piccolo museo tale da raccogliere radio così belle da essere «collezionate».

Cioè, radio da non usare... radio ed accessori tenuti così bene che provi rimorso ad accenderli o ad usarli quasi potessi, in qualche modo, toglierli dallo stato virginale in cui anni di inedia li hanno consegnati.

L'altra domanda che mi pongo è: «Saranno pure da collezione ma... funzionano?«

Anche in questo caso, lascio la collezione al legittimo proprietario collezionista: l'uomo non divida ciò che il Cielo o il Caso, hanno unito ammicco

Vendo ma non spedisco...

Come sarebbe? Sarebbe che voglio vendere ma, a prescindere dalla cura dei corrieri durante il trasporto, non spedisco.

Non mi va di fare l'imballo, metterci l'oggetto, chiamare qualcuno a ritirarlo o andare in posta a portarlo... Insomma, se proprio ti interessa, vieni a prenderlo o manda qualcuno...

In questi casi, mi sorge una domanda: «E se te lo pagassi senza riceverlo?» Così, a mo` di donazione purché tu smetta di fare queste inserzioni... risata

Cari amici: a vendere non c'è un obbligo e non ve lo ha ordinato certamente un medico. Quindi, come voi potete fare a meno di spedire, io posso fare a meno di acquistare. Regola semplice per vivere bene.

In conclusione

Come avete letto, in questa pagina ho voluto trattare un argomento particolarmente scottante: gli acquisti su Internet.

L'idea di pèartenza era segnalare quelle «usanze» che ritengo ridicole o deprecabili.

È altresì chiaro che bisogna applicare alla lettera il miglior comportamento possibile quando, a vendere, siamo noi: dobbiamo, infatti, essere gentili, solerti e attenti verso il nostro acquirente; i nostri annunci devono essere impeccabili e ricchi di foto ed informazioni. In pratica, l'annuncio deve essere fatto come come se, il compratore, fosse il nostro miglior amico ed ospite nel nostro shack a vedere l'oggetto di persona... e noi, ai nostri amici e, per giunta, colleghi Radioamatori, non riserveremmo mai un «bidone».

Soprattutto perché, il Radiomatore, è, e deve essere sempre, un «gentiluomo».

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