Una gradita e-mail

Periodo natalizio della fine del 2021... In aria riecheggiano le chiamate del nostro primo diploma, il «Radio Penisola Salentina DX TEAM» ormai quasi al termine...

Sul mio account ricevo una bellissima email che, sintetizzando quanto da me asserito in più parti del mio sito, rappresenta una valida testimonianza che, con piacere, condivido.

Sono le parole di un altro CB e Radioamatore molto lontano dal Salento: è Maurizio, IK2IGQ.

La riporto, nella sua versione integrale, qui di seguito, con la segreta speranza che il nostro hobby torni ad essere ciò che era negli anni magici dei '70 ed '80 del secolo scorso: grazie, Maurizio! A presto in aria!

Ciao Franco, sono Maurizio IK2IGQ

Sull'onda dei ricordi alcune sere fa mi ero messo alla ricerca di vecchie «sensazioni» (leggi "vecchi apparati sia OM che CB", antenne, etc.), ricordi legati alla mia gioventù, sia radiantistica che... anagrafica.

Bene, cercando il sogno di allora, l'Hi Gain V, mi sono imbattuto nel tuo sito.

Mi è piaciuta molto la parte dove rievochi gli anni d'oro delle Radio Libere, "di quartiere"; anni che ho vissuto al pieno.

Ho poi letto ed ascoltato il podcast su quel gruppo CB del Salento. Tremendamente evocative le interviste agli amici appartenenti al gruppo registrate direttamente on air, notevole la loro passione e la speranza di resuscitare qualcosa che, a mio avviso, è ormai già da molti anni, morto.

Ti dico questo perché, almeno qui da me (Milano), puoi accendere a qualsiasi ora del giorno e della notte, su qualsiasi canale, e non ascoltare assolutamente NULLA. Per lavoro, utilizzo spesso l'autostrada ed un giorno, nella monotonia del viaggio, ho provato a contare i veicoli pesanti muniti di antenna per 27. Su 150 veicoli contati, solo 14 ne erano muniti. Ormai è tutto telefonini e GPS. Concordo che, come diceva uno del gruppo, ormai non ci sono più nuove leve. Pochi ma buoni? ...mah!...

Devo dirti che per me la 27 ha avuto una parte fondamentale nella mia giovinezza, il ricordo più bello della mia esistenza è stata una "pizzata" con gli amici della ruota e altri che man mano si sono aggiunti poi; era il dicembre 1983. Ti assicuro che non è un modo di dire, ma le sensazioni e la gioia di quella sera sono state indescrivibili, uniche, e le ricorderò per tutta la vita. Poi nell'86 sono divenuto IK2IGQ e, forse, sono stato preso della "superiorità" di essere OM. Sbagliavo, in quanto sensazioni così non le ho mai più avute; neanche dopo aver collegato FO0AAA o dopo il primo DXCC...

Alcune pagine del catalogo Elettroprima del 1982 di Maurizio

Per aggiungere tristezza, posso dirti che, un giorno, ho fatto un giro alla ricerca dei "templi", luoghi, un tempo, meta di pellegrinaggio del sabato pomeriggio ed ormai abbandonati, chiusi, magari sostituiti da qualche ristorante cinese o da kebabbari; avere "istituzioni" come poteva essere Elettroprima (della quale tengo come reliquia un catalogo del 1982), che paiono come fabbriche bombardate, abbandonate al loro destino. Luoghi che, un tempo, per entrarci, dovevi attendere fuori, da tanta gente che c'era!

Per me, tutto cominciò con un walkie talkie nero della Tower. Lo possiedo ancora ma, purtroppo, non è l'originale ma uno identico trovato su eBay. Erano una coppia di apparati che mi erano stati regalati quando avevo circa 12 o 13 anni. Quello è stato il mio inizio.

Alcune delle radio di Maurizio

Ma la folgore che mi ha trafitto è stata l'estate di forse un anno prima: ero in vacanza in una cittadina ligure sul mare, dove ho visto un tizio che comunicava con un aggeggio, gigantesco al giorno d'oggi, con un altro amico dall'altra parte del golfo (QRB circa 500 mt, HI!). E lì è partita quella scintilla che ha acceso il fuoco che arde da ormai 45 anni...

Alcune delle radio di Maurizio

Rivedere gli apparati 27 che sono nella foto, mi aprono una tempesta di ricordi e sensazioni che solo chi, come noi di vecchia data, possono capire. Ricordi sia radiantistici che di vita, anni e momenti passati in un contesto sociale che era ben lungi da quello attuale. In una parola... felicità!

I tempi delle Radio Libere...

Non sono un amante della musica e quella che raramente (ma molto raramente) ascolto è degli anni 80, sia italiana che straniera. Quando sono in giro per servizio preferisco Motorola di cui sono dotati i nostri mezzi, quando giro per uso personale o il bibanda o un gran bel religioso silenzio (il preferito). Le radio in streaming non mi interessano ed anche le FM, idem.

Devo però dire che parlare di radio libere, apre, anche lì, un mare di ricordi.

Avevo un Sanyo a più gamme d'onda, anche se per me la RADIO era, ed è, solo Grundig e detesto la Philips: ricordo le «tacchette» fatte sulla scala parlante dove ogni millimetro vi era una stazione nuova, o stazioni che magari duravano 6 mesi, con la caccia alla stazione preferita che veniva coperta da una nuova (con più W o più vicina).

Ricordo anche l'evoluzione della radio: prima il compatto, poi la «torre» (rack) Hi Fi... Ricordo anche i pseudo intenditori che predicavano il piatto Thorens con la testina Shure, il deck Akai, il sinto Marantz, l'ampli XYZ ecc... Che poi erano comunque marchi commerciali, perché il vero audiofilo aveva altre mire...

Tornando alle radio libere, sono state anche quelle una caratteristica di quegli anni; ora hai ragione: streaming, podcast (che non ho mai capito cos'è), hanno snaturato l'essenza di quello che doveva essere. Vuoi mettere un bel programma di dediche e richieste dove impazzivi per telefonare al DJ? E quando, a quiz vari, passavi in diretta? Le classifiche? Pensa che un mio collega ha lavorato ed è stato pagato (a dischi) insieme ad uno dei presentatori al momento più quotati!

E avere l'adesivo della radio più quotata sul motorino? Poi hanno iniziato i networks ed è iniziato il lento ma inesorabile declino, penso che non era più la passione di voler fare radio, ma altro...

La radio o il computer di oggi non hanno nulla a che fare con quella di allora.

Mi sa che Leopardi sarebbe un mio ottimo amico, visto la tristezza delle mie righe... HI!

Non ho foto di quel periodo ma ora ricordo di avere un registratore a bobine Revox nel suo carrying case originale. Pesantissimo: mi è stato regalato da un amico molti anni fa. Mi ha detto che lui lo ha usato per registrare un Sanremo degli anni 70.

Beh, devo dire che ascoltare Tubolar Bells da quel nastro... mette i brividi. Altro che MP3!

Bene, spero di non averti annoiato con queste mie osservazioni, mi complimento per il sito, e per le emozioni che mi ha trasmesso.

Faccio i migliori auguri per l'anno nuovo a te ed agli amici del suddetto gruppo.