Yaesu FT-757GX/II

Le radio che hanno fatto storia

Disegno della radio FT-757GX

Ah, la radio Yaesu FT-757GX! Un nome che risuona con un certo calore nel cuore di molti radioamatori, me compreso. Parlando di questa radio, non si può fare a meno di immergersi nell'atmosfera del mercato radioamatoriale degli anni '80, un'epoca di grandi cambiamenti e innovazioni.

Ricordo come fosse ieri, la sua comparsa sul catalogo della «famosa ditta» di apparati radioamatoriali... pensate, la foto occupava ben due facciate, tanta grande era la novità e le aspettative per questa radio... Una radio tutto sommato piccola, se la consideriamo solo per le sue dimensioni...

In questo episodio voglio raccontare proprio la storia di questo intramontabile apparato, una vera «pietra miliare» della produzione di Yaesu ed un cavallo di battaglia di molte stazioni di radioamatori ed appassionati: insomma... una radio che ha fatto la storia Fico

Una radio moderna e... piccola

Il nuovo 757GXII sul famoso catalogo

Yaesu FT-757GX... Dobbiamo dirlo: sino a quel momento le radio per radioamatori erano state, spesso, apparecchiature imponenti, con un'estetica che si presentava più o meno simile, a prescindere dal modello o dalla marca della singola radio... Quelle radio erano solide e performanti, certamente, ma anche ingombranti. In quel panorama, la radio Yaesu FT-757GX, lanciata nel 1983, arrivò come una ventata d'aria fresca. Fu concepita con un'idea ben precisa: offrire una radio versatile e compatta, che potesse essere usata sia a casa (in stazione base) sia in mobile o nei field-day. Questa filosofia di design era piuttosto rivoluzionaria per quell'epoca, soprattutto per le radio HF.

Il primo modello a finire sul mercato, fu proprio la radio FT-757GX; si presentò con un look moderno e un ingombro davvero ridotto, rendendola perfetta per le stazioni radio dove proprio lo spazio era un problema... specialmente nelle moderne case di città, dove lo spazio per lo shack era il più delle volte ricavato in ambienti piccoli, sottratti, a fatica, al controllo dei figli o della XYL, acronimo gergale di noi radioamatori che indica la felice, per modo di dire, coniuge di un radioamatore. Ma la vera forza di questa radio non era solo l'estetica e la compattezza... Questa radio introduceva una memoria con batteria tampone che consentiva di salvare le frequenze preferite e richiamarle con un semplice tocco: un'enorme comodità che segnò un passo in avanti rispetto alle manopole e ai display analogici del passato.

Radio Yaesu FT-757GXII

Questa prima versione della radio fu accolta con grande entusiasmo dalla comunità dei radioamatori. Il nuovo FT-757GX era caratterizzato da una costruzione robusta, da un design ergonomico e compatto, con a corredo una vasta gamma di funzionalità davvero avanzate per l'epoca. Punto di forza, i due VFO con la possibilità di operare su una ampia gamma di frequenze utilizzando modi diversi di modulazione (compresa la FM, che spesso, su altre radio, era opzionale o non presente affatto), il tutto condito da una buona sensibilità in ricezione, grazie alla sua configurazione a ben tre conversioni, con la prima media frequenza a 47 Mhz, ben oltre il limite delle onde corte!

Inoltre, da sempre, l'ascesa di Yaesu nel mercato si fondava proprio sulla sua capacità di offrire un prodotto innovativo ad un prezzo, a volte, competitivo. Mentre altri produttori si concentravano su apparati di fascia altissima o estremamente basici, la FT-757GX si posizionava in quel punto intermedio che soddisfaceva sia il neofita che l'operatore più esperto. Con meno di un paio di milioni delle lire della metà degli anni 80 portavi a casa tutto questo... ed eri felice. Un po` meno lo era la XYL, ovviamente... ma questo è tutto un altra storia Risata

Nel 1988, Yaesu fece un ulteriore passo avanti con il lancio della nuova versione della radio che ribattezzò FT-757GXII. Questa seconda versione non stravolse il design, ma introdusse dei miglioramenti significativi, frutto del riscontro avuto dagli utenti e dell'evoluzione tecnologica. La potenza di trasmissione fu resa più efficiente e vennero ottimizzate le prestazioni del ricevitore. Tuttavia, la modifica più rilevante fu l'introduzione di una porta seriale per il controllo remoto tramite computer. In un'epoca in cui i personal computer iniziavano a diffondersi nelle case, la possibilità di controllare le funzioni della radio, come il cambio di frequenza o di modo, tramite software apriva scenari impensabili per l'operatore «digitale» di allora: era nata la famosa interfaccia CAT... La porta era sistemata sul retro della radio, proprio accanto all'uscita relé del PTT sostituendo la porta «remote» del modello precedente che, al contrario, necessitava di una apposita interfaccia per collegare la radio al PC.

Retro della radio Yaesu FT-757GX, senza CAT

Alla porta di connessione si aggiungono alcune finezze, assoluta novità in apparati così piccoli: ben tre CPU e 10 memorie che potevano contenere frequenza, modulazione, due delle quali potevano essere usate come limiti di scansione. In questo modo, l'operatore poteva richiamare con un tocco le frequenze di chiamata per lui più importanti. Eppoi, con una piccola modifica la radio poteva trasmettere su tutto lo spettro HF, compresa la CB! Pare che bastasse aprire la radio, trovare la «Display Unit» e, in essa, individuare un piccolo interruttore, SW03, che bisognava modificare da come era messo in origine... Più facile di così!

E, per la seconda volta, il display della frequenza in questa radio HF è affidato ad un display fluorescente a vuoto con una sola cifra decimale, introdotto da Yaesu nelle radio HF con la famosa radio «ibrida» FT-102 del 1982, di cui ho parlato, insieme a Saverio IK7IWF, in un video che vi invito a guardare sul mio canale youtube.

Tra le altre novità, il keyer CW incorporato che permetteva di trasmettere a grande velocità usando un tasto a palette. Inoltre, tra i suoi accessori, reclamizzati sui cataloghi dell’epoca c'erano l'ottimo microfono da tavolo MD-1, non preamplificato ma oggetto del desiderio di molti ed estremamente robusto. Mentre ben più costosi e ricercati erano l'accordatore automatico e l'alimentatore dedicato con altoparlante incorporato: insieme portavano via più dello stipendio di un operaio specializzato del 1988 (quasi un milione e mezzo di Lire!), costringendo il povero manovale anche a tenere ben nascosta la parcella alla famiglia... che certamente non avrebbe capito! A dirla tutta, gli alimentatori erano due, entrambi esterni: oltre a quello «tradizionale» con altoparlante incorporato, ce n'era uno switching grande quanto la radio ed alto poco più di 5 cm: la radio veniva appoggiata sopra... Elegantissimo!

Nonostante l'arrivo di modelli successivi (mi viene in mente l'FT-767), la famiglia FT-757 rimase in produzione fino all'inizio degli anni '90, a testimonianza del suo successo e della sua affidabilità. La sua eredità è ancora visibile oggi: molte delle funzionalità che oggi consideriamo scontate nelle radio moderne, hanno trovato nella FT-757GXII una delle loro prime e più riuscite implementazioni.

In conclusione...

La Yaesu FT-757GX non fu solo una radio: fu una vera e propria icona del suo tempo, un punto di riferimento che ha segnato la storia di Yaesu e dell'intero mondo radioamatoriale. Se ne trovi una in buone condizioni, non lasciartela scappare. Potrebbe ancora regalarti grandi soddisfazioni in aria!

A proposito: hai usato o posseduto questa radio? Racconta la tua esperienza nei commenti di questo episodio su Youtube o Spreaker... A me non resta che raccontare, al prossimo episodio, quale fu la risposta di Icom al 757GX che, chiaramente, non tardò ad arrivare con le stesse dimensioni, le stesse novità, le stesse tre medie frequenze nella configurazione del ricevitore... Quindi, se vuoi, lascia un «mi piace» e sottoscrivi questo canale per avere notifica delle prossime pubblicazioni!

Podcast di XJA: l'episodio di questa pagina!

ed ecco il nuovo episodio del podcast di xja; come sempre è disponibile su spreaker.com con il numero 58... Desidero ringraziare il mio amico Piero, che mi ha prestato la sua voce per il nuovo "stacchetto" e Luca, IU2RPQ per il suo brano "Capture no. 1" che ascoltate in sottofondo alla prima parte del mio racconto:

Ascolta "Episodio 58: Le radio dei Radioamatori, Yaesu FT-757GX / II" su Spreaker.

 
ed, ovviamente, sul mio canale youtube ma con il numero 57: