Una telecamera USB di recupero autocostruita

La webcam recuperata e montata

Qualche tempo fa, un amico mi domandò: "Ho un vecchio PC portatile ormai non funzionante... Ti interessa? Conoscendoti, magari ci puoi recuperare qualcosa..."

Un dono... inaspettato

E mi conosceva bene... Infatti accettai di buon grado il piccolo regalo dell'oggetto ormai, per lui, inservibile.

Lì per lì, recuperai un certo numero di piccole vitine a testa piatta e da 1.5 e 2 mm... praticamente introvabili nel «ferramenta sotto casa» ma utilissime per tante riparazioni Ammicco

Qualche tempo dopo...

Navigando su internet, per caso, mi imbatto nel riuso creativo di alcune parti di vecchi laptop. Tra le varie informazioni, il recupero della webcam posta in testa allo schermo.

Recupero della telecamera del laptop

Il circuito della webcam recuperata dal Laptop

Sui vecchi PC si va di fortuna... quella vera, quella con la «C» maiuscola. Non si hanno informazioni, datasheet, manuali... nulla di nulla anche perché essendo guasti, non hai modo di identificare l'hardware in dotazione. Usando solo Linux, poi, non sei mai sicuro se ciò che recuperi possa essere usato sull'amato Sistema del Pinguino.

Però, dato che si tratta di fare un test e spendere solo un pochino di tempo, credo ne valga sempre la pena.

Dopo aver tolto i gommini che nascondono le vitine che bloccano la struttura dello schermo, ho rimosso la piccola telecamera. Era collegata con quattro filini, di cui uno giallo, uno rosso e due intrecciati tra loro: nessun dubbio... è una telecamera USB! Fico

Ora si trattava di scoprire quale fosse il positivo e quale il negativo; per i due cavetti intrecciati, invece, che sono usati per la trasmissione dei dati USB il problema è se possano o meno essere invertiti.

Si tratta, infatti, di un sistema di trasmissione seriale bufferizzato e il D+ ed il D- possono essere invertiti senza danneggiare nulla ma, nel caso non fossero collegati correttamente, il dispositivo potrebbe essere non rilevato dal sistema: in questo caso, basta scambiarli.

Il problema resta con i poli di alimentazione: una probabile inversione certamente potrebbe danneggiare il dispositivo Urlo

La telecamerina recuperata aveva un filo rosso ed uno giallo: sul momento ho dato per scontato che il rosso fosse il positivo ed il giallo il negativo; faccio tutti i collegamenti usando un cavo USB di un vecchio mouse che ha proprio il rosso come positivo e collego la telecamerina ad un HUB USB (visto mai che un corto mi distrugge le porte del PC?)

Colleghiamo la telecamera al PC

Lancio il programma per la gestione delle Webcam "webcamoid" ma il dispositivo non viene rilevato...

Ahi, penso... Vuoi vedere che Linux non la supporta? Pianto

Poi, toccando la telecamera, noto che è stranamente calda... molto calda... Ahhhhh! I fili di alimentazione sono invertiti!!! Urlo

Perché mi son fidato dei colori?

Le connessioni con il giallo al positivo del cavetto USB

Perché mi son fidato di un pervertito costruttore che attribuisce il colore rosso al polo negativo? Possibile che son stato così pollo? Con tutto il rispetto per i poveri polli...

La basetta della Webcam presenta due piccole piazzole di rame su cui c'era la vite che teneva in sede, mediante una placchetta di metallo, il dispositivo alla struttura dello schermo del laptop: certamente si tratta di una piazzola collegata a GND (il polo negativo): non resta che controllare, con il tester in check di continuità, a quale dei due fili, rosso o giallo, sia collegata.

Perché non l'ho fatto prima, mi chiedo ancora...

Il sibilo del tester conferma che il cinese costruttore è un depravato ed io un pollo: il filo rosso è collegato alla placchetta e, per esclusione, il giallo è il positivo di alimentazione...

Ho invertito positivo e negativo...

Alla fine, con sommo sgomento, mi rendo conto di aver invertito i poli di alimentazione. In questi casi, non ci sono speranze: il dispositivo è certamente bruciato... conferma questo il calore sentito sulla basetta Pianto

Peccato.

Però, perché non invertire i fili e rifare il test? Non costa nulla, sono solo due tocchi di saldatore.

Pur senza alcuna speranza, lo faccio: rosso sul giallo e nero sul rosso. Alla via così! Proviamo daccapo.

Inserisco lo spinotto USB nuovamente nell'Hub, avvio Webcamoid, scelgo la periferica et voilà: il sistema rileva una CristalEye Webcam! E funziona benissimo con la sua risoluzione 640x480 pixel... Un pochino scarsa, se confrontata ai sistemi attuali, ma è gratis e funziona: tanto mi basta.

Ora non resta che dotarla di una apposita struttura esterna, magari in legno, che la protegga e mi permetta di usarla con facilità.

Una webcam di... legno

L'idea era costruire un sistema che proteggesse il piccolo e delicato circuito e permettesse, anche, una facile disposizione della webcam per le riprese.

I vari pezzi prima del montaggio

La scelta è caduta su una custodia in legno, realizzata usando del multistrato levigato e trattato con turapori e rifinito a cera; il circuito è stato protetto da un pezzo di plexiglass trasparente fissato con piccole viti.

I contatti sono stati eseguiti su un pezzettino di vetronite multifori ancorata sotto il plexiglass: il funzionamento della webcam di recupero è perfetto... non resta che dotarla di una staffa di metallo sorriso

Facciamone un'altra

Fatta una prima, la seconda è ancora più facile... risata

La seconda webcam di recupero

Ecco, dunque, recuperata da un altro vecchio PC una telecamerina USB (questa volta sono stato attento a non invertire i fili di alimentazione): anche per questa ho costruito un supporto di legno con anche lo spazio per un microfono da collegare all'apposito jack microfono del PC:

I vari pezzi della seconda webcam prima del montaggio
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