Da HUB di rete a speaker
Pasquetta 2020... tempo bellissimo ma non si può uscire: bisogna restare a casa ed inventarsi qualcosa da fare... Qualcosa che si voleva realizzare da tempo ma non si era riusciti a conciliare gli impegni contingenti con il "desiderio di fare".
Da tempo, infatti, avevo notato, in deposito e quasi dimenticato, un piccolo HUB di rete a 10 Mb (un HUB, non uno switch: siamo davvero ai primordi dell'informatica e delle reti personali). Un hub assolutamente non più adatto a smistare il traffico delle reti moderne, seppur casalinghe. Avevo bisogno di un piccolo speaker da accoppiare ad un ricetrasmettitore a 27 Mhz: perché non usare l'involucro esterno per ospitarci un piccolo altroparlante di forma ovale?
Il retro presenta, addirittura, una connessione in cavo coassiale: per non fare ulteriori buchi sullo shassis, posso sfruttare proprio questo passaggio per collegare una RCA femmina per il cavetto di collegamento Radio - Speaker.
Cominciamo lo smontaggio: l'involucro è di ottimo alluminio con molte viti che ne rendono solido l'assemblaggio: costruzione "Made in USA": si vede proprio che, all'epoca, non si badava a spese. Nel mio caso, l'oggetto è stato recuperato dalla dismissione di vecchie attrezzature di rete: le stavano buttando via e allora... Immagino che avrà avuto un costo discreto, quando era nuovo.
Uno sguardo all'interno, davvero ben fatto: alcuni componenti possono essere recuperati. Ci sono induttanze, diodi LED bicolore che possono trovar facile casa altrove...
Rimosso l'interno, si cerca di adattare l'altroparlante. Si tratta di un piccolo speaker ovale da 8 Ohm e 5.5 Watt, comprato in fiera a Pescara alla modica cifra di un euro. Non potendolo inserire vicino al frontale, lo sistemo su un supporto creato ad hoc che, all'occorrenza, impedisce alla parte di alluminio del frontale di piegarsi.
Uso un avanzo di griglia per sorreggere l'altoparlante: devo fare un taglio alla giusta dimensione ed alcuni fori.
La griglia di sostegno è pronta e limata per entrare bene nel piccolo alloggiamento, senza modificare il guglio di alluminio dello chassis. Su di esso saraà necessario fare solo alcuni fori da 3 mm per alcune viti.
Pronti per i fori: userò un trapano a colonna per un lavoro di precisione.
Piccola verifica: tutto calza alla perfezione.
Uno sguardo alla parte frontale: la sagomatura dell'hub non permette il montaggio a filo dell'altoparlante: ecco perché ho previsto una seconda parete di sostegno che ho usato per irrobustire lo chassis.
Lo speaker va appoggiato su altre attrezzature: le asperità del metallo potrebbero lasciare dei graffi. Per questo motivo è sempre conveniente usare dei piedini in gomma.
Particolare del retro e dei piedini: ho usato un quadrello di alluminio per collegare la presa RCA femmina.
Esattamente dove c'era il grosso foro della presa BNC per la rete in cavo coassiale, predispongo un foro nel quadrello per poter inserire un pezzo di plastica per isolare la presa femmina dal resto della scatola di metallo. Quadrello, plastica e femmina RCA sono materiale di recupero da vari smontaggi.
Completata la semplice connessione elettrica: ho anche trovato due faston di diversa dimensione da connettere ai terminali dello speaker. In questo modo se è necessario smontare, è tutto più facile.
Finalmente ci stiamo avvicinando al montaggio finale: ora non resta che pulire bene la parte anteriore dalla colla lasciata dell'adesivo in plastica rimosso, satinare con un pezzo di carta abrasiva e incollare una griglia.
Griglia incollata con colla epossidica bicomponente (comunemente detta "Acciaio Liquido"), già vista per la riparazione della presa dello speaker di una delle mie radio. I tempi di incollaggio sono brevi ma ho preferito usare delle pinze bloccanti per tenere in sede i due pezzi.
Veduta interna dell'incollaggio della griglia sul frontale dello speaker.
La parte anteriore è stata lasciata al naturale dopo averla trattata con della carta abrasiva, in modo da dare al frontale un bell'aspetto "satinato".
Ora si assembla definitivamente il piccolo speaker con chassis in alluminio. Cominciamo con la parte frontale.
La parte porteriore reca la presa RCA per la connessione ad un cavo, come si usa negli speaker di linea delle radio Icom o Yaesu, ad esempio. Eppoi, sembra brutto avere un oggetto col cavo di dietro che pende... Nell'immagine interna, il particolare dei due faston di dimensione diversa.
Finalmente, il piccolo speaker, nato sulle ceneri di un vecchio hub di rete, trova posto nella sezione CB della stazione, insieme ad un pezzo "vintage": il SuperStar 2000. L'alimentatore è uno switching cinese montato in una bella scatolina metallica che contiene i filtri necessari per impedire allo switching di creare QRM: fu una fatica filtrarlo ma ora funziona benissimo...
In conclusione
Triste mattina di Pasquetta di quarantena, passata a creare un utile oggetto per la stazione. Si tratta di una piccola costruzione prevalentemente meccanica che dà soddisfazione nell'uso, è alla portata di chiunque e richiede attrezzature minime: io mi son divertito a farlo e, dopo, a realizzare questa pagina.
Inoltre, se è di vostro interesse la realizzazione di questi piccoli oggetti per lo Shack, nella pagina dei video, c'è la documentazione filmata del processo di trasformazione e relativi test, di un altoparlante per stazione ricavato ca un vecchio Switch KVM (Uno speaker da switch KVM): buona visione!
Considerazioni dopo primo uso...
Dopo aver collegato il nuovo speaker alle radio della stazione, ho notato una bassa pressione sonora... in pratica, per ascoltare un vuon livello è necessario alzare molto il volume. Per miriorare la resa acustica ho deciso, come già fatto per lo "switch speaker" del video, di dotare l'ultimo nato di una cassettina di risonanza in legno...